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Corale Corviale

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CORALE CORVIALE è una passeggiata sonora che tesse le voci di alcuni abitanti del Serpentone, complesso residenziale che sorge nell'area del Corviale, alla periferia sud-ovest di Roma. Diventanto simbolo del fallimento delle politiche abitative e di inclusione sociale della Capitale, nel serpente di cemento lungo quasi un kilometro la vita continua a scorrere nella sua ciclicità. Le famiglie crescono, la natura circostante resiste, rigogliosa, con i suoi abitanti. 

CORALE è un omaggio alle cose belle e fragili come le vite umane, vegatali, animali che popolano questi luoghi. CORALE è una celebrazione della Dea madre - la dea della maturazione, della crescita - che qui era venerata dai romani con il nome di Dia.

CORALE è la speranza nel guardare dentro, svelare il senso profondo delle cose e ricostruire quel legame naturale e imprescindibile che ci rende parte di una comunità chiamata Terra.

La storia di DIA, una dea sacra venerata in queste zone molto prima che Corviale fosse edificato, ci è venuta incontro. Abbiamo cercato insieme ai partecipanti ai laboratori di evocare  l'origine del mito di Dia, le radici di un passato lontano quando il tempo e il tempio erano circolari e questo unico lungo blocco di cemento non era ancora stato immaginato, quando DIA era celebrata come la dea femminile della crescita e della rigenerazione.

Attraverso questo lavoro abbiamo desiderato ascoltare  un'altra Corviale,  evocando il potere rigenerativo della Dea perché il serpente facesse la muta, abbiamo desiderato raccontare un’altra storia, non quella  stereotipata di violenza e abbandono, ma un altro mito fondativo, un mito-eco-poietico per ricollegarci anche alle diverse forme di vita e di resistenza che crescono tutt'intorno all'edificio, al selvatico, all’incolto, a piante e ad animali che popolano questi  luoghi e che possono comporre un nuovo vocabolario Marginale/Incivile/Fragile/Resistente/In-festante/Selvatico/Migrante…

Un vocabolario del margine, scritto accanto a disegni di animali e piante di Corviale, un Erbario e un Bestiario per capovolgere i significati, che generi bio e socio diversità e ci colleghi alla forza trasformativa di chi sta fuori dalla narrativa dominante.

Gli animali e le piante di Corviale tornano ad essere così animali sacri e totemici e le erbacce piante curative e di potere.

Il volto della dea che sempre sfugge e si rinnova e che presiede alla fertilità, alla nascita e alla morte viene evocato per ispirare una nuova auto-poiesi corale.

Abbiamo coinvolto con auto-narrazione e disegno le donne del centro anti violenza Differenza Donna e la comunità di bambini rom che vengono a giocare in piazzetta delle Arti.

Con il supporto di Magic Carpets/ Creative Europe/ Laboratorio di Città Corviale

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per ascoltare la passeggiata sonora le composizioni musicali e vedere i video vai a

https://www.lafrangia.com/corale-corviale

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