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Parade

Guendalina Salini - Parade

Attraverso un’istallazione totale della galleria Ex Elettrofonica l’artista trasforma lo spazio in una caverna primordiale, rielaborazione in chiave contemporanea dei disegni delle pitture rupestri che corrono, in un eterno carosello circolare, accostati a segni e a simboli moderni di quel presunto progresso che luci intermittenti colorano con un senso di allarme, accompagnato da un audio che richiama i suoni  metallici di una fucina.

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L’opera Parade  tesse un impianto concettuale basato su numerose fonti: da LASCAUX la nascita dell’arte di Georges Batailles al documentario di Werner Herzog Cave of forgotten dreams per giungere a L’estetica della sparizione di Paul Virilio e alle riflessioni dell’antropologa americana Anna Lowenhaupt Tsing.

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L’installazione  ricorda un diorama, il pre-cinema, ed è una sorta di danza macabra sull’ impermanenza , il nostro essere di passaggio, ma contiene la possibilità ri-generativa e vitale di quello spirito che freme di cui parla Bataille in riferimento a Lascaux e che Anna Tzing ci insegna a cercare con nuove storie di vita tra le rovine, con pratiche creative e alleanze. Un’opera totale, dunque, che ci riporta dentro, un’esperienza interiore e nascosta che evoca la potenza dell’arcaico come antidoto alla modernità, un’esperienza fuori dal tempo, o meglio dentro al tempo, perché dentro un tempo mitico e magico, dove un bisonte può attaccare un elicottero e guerrieri antichi sono accanto a nuove lotte, migranti di oggi hanno come riferimento animali guida e totemici che si affiancano a popoli nomadi.

L'installazione ambientale si completa con un altro lavoro dal titolo Cosmic Soup un lavoro audio che raccoglie diverse testimonianze di signore russe e ucraine intervistate chiedendo loro come preparare la famosa zuppa borch, tipica dell'est Europa. un invito a ripensare la nostra origine comune.

Gli utensili della cucina, di cui si sente il rumore, furono un'invenzione anteriore alle armi e questo lavoro invita a un convivio intorno al rito del cucinare, che crea nutrimento e calore .  Alcuni ritratti di ragazzi conosciuti dall'artista durante una residenza artistica a Lviv in Ucraina sono disegnati con la barbabietola rossa- elemento del borch- su dei canovacci.

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La mostra è accompagnata dal testo critico di Serena Soccio: How to disappeare

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