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Tappeto Magico

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Tappeto magico

 

2015

 

Performance: tappeto di sale,  cristalli di salgemma, narrazioni di migrazioni e lettura di racconti dello scrittore haitiano Felix Morisseau Leroy.

Con la partecipazione di Mamadoux Dai, mediatore culturale di MEDU, Medici per i Diritti Umani attivi nella tutela dei diritti dei braccianti agricoli in sud Italia e il sostegno di Bocs Art e del Comune di Cosenza

 

Nell’ambito della residenza artistica Bocs Art a Cosenza viene realizzato un tappeto di sale nella città vecchia di Cosenza in una casa abbandonata.

 

Il simbolo del tappeto magico deriva dalle fiabe e corrisponde alla capacità di avvicinare luoghi lontani per cultura e geografia, è simbolo di accoglienza, incontro, convivialità, è la casa di chi non ha casa: i popoli nomadi lo stendono a terra quando si fermano e serve loro da sacca, tavolo, letto, luogo di preghiera.

L’opera è realizzata con il sale, elemento dal potere magico e alchemico, la cui etimologia riporta al salario, alla sapienza e compone un disegno effimero che riporta al mare, al viaggio, ma anche alla sua capacità di conservare e quindi all’ambito della memoria.

Tessere il tappeto con il sale è dunque un atto simbolico per intrecciare le storie personali e collettive, racconti antichi e attuali che possano creare vicinanze.

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